VAZZOLA (TV) – Il Pellegrinaggio Internazionale svolto il 15-17 aprile

Si deve al severo impegno del Presidente della Sezione locale Bers. Antoniazzi (nella foto), lo sviluppo ed il successo del Quinto Raduno th_0Bersaglieri che si è svolto, appunto, con epicentro Vazzola, rigogliosa ed operosa cittadina della “Marca Trevigiana”; un Raduno che ha incrementato il suo valore con un Pellegrinaggio Internazionale sul Piave e nei luoghi della Grande Guerra che conservano nell’immediato circondario il ricordo di quanto avvenne nel corso di quell’immane conflitto. Chi ha avuto dimestichezza con l’organizzazione di Raduni, anche se di piccolo livello, sa quali e quante siano le ansie, le preoccupazioni, le “carte” da scrivere, gli incontri con le diverse Autorità per ottenere permessi, autorizzazioni varie e soprattutto… fondi da racimolare ! Ma il suddetto Bersagliere, ha saputo coinvolgere con successo quasi tutti gli oltre 8.000 abitanti ed il suo Sindaco, la Dott.sa Piera Cescon con l’intera Amministrazione comunale e in ultimo, indispensabile, Giove pluvio, che ha “spruzzato” qualche lacrima solamente a manifestazione conclusa. In questo contesto è bene ricordare che la Manifestazione-Pellegrinaggio nel Centenario della Grande Guerra è stata organizzata in occasione del 60° anniversario della citata Sezione, in collaborazione con la Presidenza Nazionale ANB e con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Treviso e dei Comuni di Vazzola, Vittorio Veneto, Nervesa della Battaglia, San Biagio di Callalta, Maserada sul Piave, Conegliano e Cimadolmo.

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Il sentore di un imminente grande evento cremisi era stato peraltro avvertito sin da sabato 2 aprile attraverso la  relazione del Generale Luigi Scollo (nella foto, nell’aula consigliare del Comune) che ricordava, con il suo discorso tenuto nell’Aula Magna delle Scuole Medie, la partecipazione gloriosa dei bersaglieri alla Grande Guerra. Relazione preambolo alla premiazione del Concorso-Borsa di studio per le Classi Terze della locale Scuola Media con ben 70 temi svolti, alla conferenza stampa di presentazione dello stesso Pellegrinaggio ed all’inaugurazione nell’austero Palazzo Tiepolo dell’interessante Mostra Fotografica sulla Grande Guerra gestita dal vicesindaco Gianluca Zaia. Presentata, per l’occasione, anche la bottiglia commemorativa contenente “Raboso Piave”, annata 2005, gradi 14,50. 

Nella serata di venerdì 15 aprile, due concerti  di fanfara concomitanti : quello tenuto nel Teatro “Da Ponte” in Vittorio Veneto (gremito con 400 persone) dalla Fanfara in Armi dell’11° Reggimento Bersaglieri, diretta dal Mar. Lgt. A. Miele e quello tenuto all’aperto in Cimadolmo, cittadina ora famosa per gli asparagi, ma che nel 1918 fu epicentro della “Linea del Piave”. Per tale concerto, si è esibita la Fanfara “Leopoldo Pellas” di Jesolo diretta dal M° Scarpi davanti ad oltre 300 persone. La magistrale esecuzione ha avuto termine – dopo le belle parole di circostanza del Sindaco Ministeri Giovanni – con le toccanti parole/musica del “Silenzio”, ricordando così l’apporto dato in quei luoghi dai battaglioni ciclisti del 7°Reggimento Bersaglieri nella difesa ad oltranza della sponda del Piave dalle irruenti truppe austriache. 

Sabato 16 aprile, numerosi cittadini della bella città di Vittorio Veneto già imbandierata, hanno accolto nella piazza principale i numerosi bersaglieri accorsi con le loro famiglie alla cerimonia di apertura del Raduno, iniziata e svolta con l’Alzabandiera alla presenza del Medagliere Nazionale dell’ANB e del Gonfalone della Città, decorato di Medaglia d’Oro al V.M. Fra le numerose Autorità intervenute con discorsi che hanno esaltato l’apporto dei bersaglieri ciclisti dell’epoca nei “Fatti d’Armi, è doveroso evidenziare le belle e “centrate”parole di circostanza espresse dal Prefetto di Treviso Laura Lega, dal Governatore della Regione Veneto, Luca Zaia (socio Anb della Sezione di Vazzola da ben 15 anni) e dal Sindaco di Vittorio Veneto Roberto Tonon.

V.Veneto

 

Quest’ultimi poi, “spronati” dal Presidente Nazionale Marcello Cataldi hanno passato in rassegna e di corsa lo schieramento dei numerosi Labari delle Sezioni ANB del Veneto e delle altre Regioni associative intervenute, lungo l’intero perimetro di una Piazza del Popolo gremita di bersaglieri, famigliari, cittadini e studenti. Dopo la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti, l’apertura straordinaria del Museo della Battaglia ha consentito di ammirare una capillare ed esaustiva esposizione di cimeli e documenti relativi a reperti rinvenuti nella zona, teatro del conflitto avvenuto.

A seguire nel pomeriggio, come da programma, il Pellegrinaggio che –  dopo una deposizione di corona ai Caduti di Vazzola –  ha raggiunto Tezze di Piave per una deposizione di corona di papaveri al locale cimitero britannico, effettuata dal Colonnello Lindasy MacDuff, Addetto Militare (nella foto) presso l’Ambasciata Britannica a Roma, a ricordo dei 335 militari britannici e di un canadese ivi sepolti.

Tezze

 

Ci si è recati poi al Sacrario militare di Nervesa della Battaglia inaugurato nel 1938 dove riposano le salme di quasi 10mila caduti; un monumento funebre con una torre alta 25 metri che domina tutta la vallata dove vi è il corso del fiume Piave. 

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Per tutta la giornata, il Pellegrinaggio è stato accompagnato dalla magnifica Fanfara di San Donà di Piave guidata dal Capofanfara Fausto Niero. Alle 18,30 ritorno a Vazzola per la Santa Messa, ravvivata dai canti della Corale nella Chiesa parrocchiale San Giovanni Battista, officiata dal bers. Don Claudio Centa, padre spirituale dei bersaglieri bellunesi, anch’egli presente in ogni fase del Pellegrinaggio.

In serata la cronaca ci riporta ad altri due appuntamenti di fanfara : una a Conegliano per lo spettacolare concerto della Fanfara di Asti guidata dal capo fanfara Giancarlo Maccario tenuto sulla “Gradinata degli Alpini” di fronte a 500 persone circa ed in presenza del Sindaco dott. Floriano Zambon ed uno, non meno esaltante ed armonioso, ad opera della Fanfara “Scattini” di Bergamo nella Piazza Vittorio Emanuele di Vazzola (nella foto).

Un concerto questo che ha dimostrato le poderose capacità dei suoi ottoni: il Maestro Del Prato ha scelto e sciorinato un ricco repertorio con un tripudio di “pezzi” in un continuo evolversi di note, struggenti e melodiose. Melodie che hanno “toccato” oltre ai 1100 presenti circa, anche la cima dello splendido campanile, imperioso ed agile, che si erge nella piazza antistante il Municipio che conserva alcuni affreschi risalenti addirittura alla famiglia dei Tiepolo. Durante il concerto, oltre alle allocuzioni di rito, il Presidente Ferroni ha consegnato il 1° Attestato di Benemerenza Interregionale al Presidente Bozzo per la sapiente regia dell’intero evento, mentre il Presidente Antoniazzi ha pubblicamente ringraziato tutti i componenti del comitato organizzatore ed i suoi più stretti collaboratori senza la cui opera non si sarebbe potuto organizzare un evento di tale spettacolarità: Bersaglieri Battistella, Cecchetto, Dalla Cia e Venturin. 

Domenica 17 un’altra levataccia; mentre ben sei Fanfare oltre alla Banda locale di Mareno di Piave hanno dato la sveglia alla cittadina si è subito provveduto all’allestimento delle tribune con il concorso degli Alpini che sentitamente si ringraziano. Tribune che in tarda mattinata verranno occupate da cittadini festanti e da bimbi con bandierine tricolori. Nello schieramento ultimato, oltre ai fanti piumati giunti da tutta Italia saranno presenti anche le delegazioni francesi, inglesi, austriache e tedesche. Nella mattinata intanto si è proseguito con il Pellegrinaggio passando per San Polo di Piave, Ormelle, Roncadelle, Negrisia, Ponte di Piave e Fagaré della Battaglia con la deposizione di una corona nel Sacrario di S. Biagio di Callalta (nella foto) con  le note de “La leggenda del Piave” degli ottoni della fanfara di San Giorgio di Nogaro diretta dal bers.  Falcomer.

Fagarè-Ossario di San Biagio di Callalta

 

Nell’Ossario che raccoglie degnamente le salme di oltre 10.541 caduti,  insiste la scritta del Bersagliere Pisciotta di Matera: Tutti eroi! O il Piave o tutti accoppati, insieme ad un’altra che recita E’ meglio vivere un giorno da leoni che cent’anni da pecora”.

Durante il tragitto sul pulman, molto seguita la dettagliata ed emozionante esposizione della dott.ssa Dall’Ava che “in itinere” ha fatto rivivere avvenimenti lontani e densi di significato: eventi che hanno ricordato i sacrifici sofferti anche a Molino della Sega dove ebbero il battesimo del fuoco “I Ragazzi del ’99”.

Salettuol

 

Proseguendo, a Candelù, Maserada sul Piave e Salettuol con tappa ai 3 cippi dedicati alla 7° Brigata Britannica, alla 44° Divisione di Artiglieria e al Genio Pontieri con il lancio di una corona sul Piave (nella foto) al suono della Fanfara di Scandiano guidata dal capofanfara Pasquali e gli “Attenti” dati da un drappello dei “Caimani del Piave”.

Tezze-Corona sul Piave

 

In questo contesto si è ricordato anche  del cippo che a Ponte di Piave è stato dedicato al Bersagliere Eros Perinotto, Medaglia d’Oro al V.C. perito durante l’alluvione del 1966: era a bordo di un M.113 nel Fiume Grassaga mentre svolgeva la sua opera di R.T. per soccorrere le popolazioni alluvionate.

Con un corteo di ben 22 pullman e alcuni pulmini, aperto dalla staffetta di mezzi militari della Sez. Anb Pellas di Jesolo, si è ritornati a th_05Vazzola in tempo per l’inaugurazione del pennone porta bandiera caratterizzato dall’Aquila sulla punta e con la statua del Bersagliere in uniforme 1915-’18 riportante la scritta “Il Tricolore, Simbolo, Valore ed Onore d’Italia” (nella foto) Inaugurazione sottolineata dallo “scoppio a salve” dei bersaglieri/fucilieri dell’Ass. Armi e Bandiere. Trasferimento infine in Piazza Vittorio Emanuele per la resa degli onori dal Picchetto armato e dal suono della Fanfara dell’11° Rgt ai Medaglieri Anb, ai Gonfaloni della Regione e Provincia e ai 21 Gonfaloni comunali di cui 6 decorati di MOVM .

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Spiccava, nel variegato e multicolore abbigliamento del pubblico l’imponente presenza cremisi oltre a quella dei vessilli di Enti territoriali e delle Amministrazioni comunali. Sul palco delle Autorità anche uno dei più anziani bersaglieri d’Italia: Arcangelo Baseotto, classe 1917. Nel maggio 1941 aveva combattuto in Cirenaica e partecipato all’assedio della roccaforte inglese di Tobruk . Era in forza all’ 8° Bersaglieri di Verona, barbiere della compagnia controcarri ma anche del Generale Rommel.L’elettrizzante sfilata a passo di corsa ha coinvolto poi non solo i radunisti, tra cui la pattuglia ciclistica della marca trevigiana in divisa d’epoca, ma anche – a seguito del Presidente Nazionale e  del Presidente Interregionale Nord – del Sindaco di Vazzola Dott.ssa Piera Cescon, del Generale Alessandro Guarisco Cte delle FF.AA. in Friuli, del Gen. Vespasiani Cte Brigata cor. “Ariete”, del Ten.Col. MBVM Paolo Marra dell’11° Rgt. Bers., del SU di Corpo 1° Mar. Lgt Marino Giovanni e dai 21 Sindaci con le rispettive fasce tricolori dei Comuni limitrofi . 

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La corsa del Medagliere Nazionale è stata scortata da un nutrito gruppo di Membri del Consiglio Nazionale e da vari Dirigenti ANB intervenuti : Bressan, Conte, Giordano, Langella ,Vicini, Coppi, Guidolin, Angeloni, Galante, Giannursini, Paltrinieri, Renzi, Zanzottera, Di Russo, Ciancimino e l’ex direttore di Fiamma Cremisi Terrone…. proprio mentre sui cieli solcava la pattuglia Jonathan formata da 3 aerei, fedeli riproduzioni della Grande Guerra che hanno lasciato una scia tricolore.  

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 Il pranzo cremisi è stato consumato fra la locale Pro Loco di Cimadolmo con circa 350 persone e nel Centro Vicinalis di Visnà di Vazzola con ben 1260 commensali, impeccabilmente gestito da 10 Insegnanti e 70 studenti dell’Istituto Alberghiero “Beltrame” di Vittorio Veneto con un servizio di distribuzione velocissimo (1 ora e mezza). 

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Sorridente e compiaciuto il Presidente Nazionale Cataldi che ha partecipato a tutti gli appuntamenti e soprattutto soddisfatti il Presidente della Sezione ANB Antonino Antoniazzi e l’indomito Presidente Regionale Veneto Antonio Bozzo che ha illustrato da consumato speaker, tutte le fasi del Pellegrinaggio e del Raduno con l’abituale abile regia. Bravi tutti e sentiti ringraziamenti infine  ai 500 volontari dei Comuni interessati e coinvolti nell’organizzazione ed ai circa 3500 Bersaglieri intervenuti nei 3 giorni, provenienti in rappresentanza di ben 15 Regioni unitamente ai rappresentanti di AssoArma ( circa 1000) e al folto pubblico assiepato lungo le transenne e alle varie cerimonie svolte, con oltre 5000 presenze.