Interoperabilità, cooperazione e tecnologia al centro della giornata di esercitazione congiunta tra Aeronautica e fanti del 6° Reggimento Bersaglieri svoltasi nella sede del 37° Stormo a Birgi il 2 febbraio 2018. I militari hanno potuto conoscere in modo approfondito i reciproci sistemi, l’Eurofighter e il veicolo blindato “Freccia” di recente dotazione all’Esercito, e la loro versatilità d’impiego.
Il comandante del 37° Stormo, colonnello Salvatore Ferrara, dando il benvenuto ai presenti, ha evidenziato come, negli scenari futuribili, l’interoperabilità di mezzi tecnologicamente avanzati sia non soltanto un requisito operativo ma un “obbligo morale” in un clima di esigue risorse disponibili.
Secondo il colonnello Agostino Piccirillo, comandante del 6° Reggimento Bersaglieri, “è necessario conoscere le capacità delle altre piattaforme per potersi integrare efficacemente e sinergicamente, accrescendo le proprie capacità operative”.
L’integrazione è la parola d’ordine delle moderne Forze Armate perché gli scenari attuali non permettono di affrontare lo sforzo come single-service; soltanto guardando con occhi e specializzazioni differenti, si può ottenere il migliore risultato, mettendo a frutto la professionalità e la specialità di ognuno.
In quest’ottica la recente acquisizione del “Freccia”, veicolo capace di trasportare 8 soldati completamente equipaggiati, con la conseguente possibilità di espandere le proprie capacità sul campo, rende necessaria una più ampia integrazione con gli assetti delle altre Forze Armate e, per quanto riguarda l’Aeronautica, lo stesso Eurofighter, velivolo con cui il 37° Stormo assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale, sarà nel futuro in grado di operare e addestrarsi con il mezzo dei Bersaglieri. Il “Freccia” viene allestito in varie versioni: combat base, combat controcarro, posto Comando, porta-mortaio, versioni per il Genio, ambulanza e per l’esplorazione.