A fare gli onori di casa in piazza Matteotti, dopo aver deposto la corona al monumento dei Caduti, il primo cittadino Pietro Chiaventi: «L’8 aprile ha per tutti noi un sapore particolare, un sapore di festa, di allegria e d’unione. La libertà oggi è un valore che diamo quasi per scontato, ma che abbiamo il dovere di ricordare perché è costato sangue, rinunce e dolore». Queste le parole che hanno aperto i discorsi ufficiali, seguite da quelle del prefetto Sandro Lombardi, del presidente della sezione provinciale Raffaele de Feo, del generale di corpo d’armata Roberto Perretti, del vice presidente dell’associazione nazionale bersaglieri Daniele Carozzi , del Presidente della Sezione di Goito Moreno Scandiuzzi, il Presidente Regionale Armando Bignotti, il Presidente Interr. Nord Rocco Paltrinieri e il Presidente Interr. Sud Eugenio Martone
«Noi bersaglieri siamo messi alla prova ogni giorno, quando dobbiamo tenere alti i valori della nostra bandiera, quando insegniamo la storia ai ragazzi, quando insegniamo che cosa sia il dovere e più in generale ogni giorno come buoni cittadini» ha sottolineato Carozzi, prima della frase finale, forse la più emozionante: «Goito ha nel dna le nostre piume. Viva l’Italia, viva Goito, viva i bersaglieri».
Presenti le fanfare di Palazzolo sull’Oglio, di Orzinuovi, di Viadana e di Roccafranca che hanno accompagnato nella sfilata lungo l’intera piazza i medaglieri nazionali, regionali e provinciali, seguiti dall’intera amministrazione comunale, dalle associazioni di volontariato e, naturalmente, da centinaia di bersaglieri provenienti da diversi territori italiani.
A concludere il giorno di commemorazione la corsa sul Ponte, insieme alle fanfare su biciclette, alle pattuglie ciclistiche di Milano e Cremona, e ad alcune auto militari, terminata ufficialmente con la corona d’alloro deposta al monumento al Bersagliere. Il prossimo appuntamento sarà domenica 7 aprile del prossimo anno.
Gazzetta di Mantova