CARGNACCO – FRIULI V.G. – XXXV° PELLEGRINAGGIO CREMISI

IL RICORDO DEI CADUTI E DISPERSI IN RUSSIA

“In una delle  campagne militari più sciagurate mai intraprese, in cui mille e mille furono gettati in un assalto senza senso e senza ritorno, tra il ’42 e il ’43, i bersaglieri in Russia seppero confermare virtù belliche e umane tali da rimanere per sempre impresse tra le pagine di quella storia che si sfogliano con emozione e rispetto”.

Cargnacco, 10 mar. 2019 – Nel solco del progetto dei Bersaglieri del Friuli Venezia Giulia “TIENI VIVA LA MEMORIA”  l’odierna  giornata dedicata ai Bersaglieri caduti e dispersi in Russia   ha consentito di ribadire, anche  nei vari interventi delle autorità presenti, i valori e il ricordo dei tanti giovani morti per la Patria e la necessità di custodire e trasmetterne la memoria alle generazioni che avanzano affinchè quel sacrificio  di oltre 100.000 soldati italiani morti o dispersi in terra di Russia non venga mai dimenticato e continui ad essere monito e momento di riflessione. 

Molti i bersaglieri presenti in quella spedizione, battaglioni dislocati presso le varie Grandi Unità dell’ARMIR ed  una intera Divisione  di soli bersaglieri “LA CELERE “ che inquadrava due gloriosi Reggimenti, 3° e 6°,  che si immolarono  nel dicembre 1942 nel fronteggiare l’offensiva dell’Armata Rossa sul Don; il fatto d’armi passato  alla storia col nome de “La battaglia di Natale”.  

La presenza  della fanfara di S. Giorgio di Nogaro e del coro di Pertegada  ha impreziosito la cerimonia con musiche e canti della tradizione e la dedica ai caduti del canto dei Bersaglieri in Russia “Cuor di Bersagliere”, i cui significativi versi sono stati declamati anche dallo speaker, il nostro amico Antonio Bozzo.  

Dopo la cerimonia sul piazzale del Tempio, con gli onori presso il cippo della Celere, è stata celebrata la funzione religiosa nel luogo sacro che custodisce le spoglie di migliaia di caduti. Il commovente ricordo della MOVM Quinto Ascione, bers. del 6°, è stato descritto da Bozzo, De Benedittis e Angelillo che hanno dato voce ad alcuni passi del diario dell’eroe. A conclusione della commemorazione, nella cripta del Tempio, l’omaggio a tutti i caduti che lì riposano e a Don Carlo Caneva, già cappellano militare in quella spedizione che, al suo ritorno dalla prigionia di Russia, continuò la propria missione pastorale a Pozzuolo del Friuli e senza dimenticare i suoi soldati morti o dispersi fece erigere il Tempio  nella speranza di accoglierne le loro salme.

Forte testimonianza di dedizione e condivisione di sentimenti e valori è stata evidenziata, trasmessa e percepita con la partecipazione di tanti bersaglieri e labari provenienti dal vicino Veneto, dall’Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Toscana e Trentino A.A., che si sono uniti ai cugini del F.V.G.. Altro valore aggiunto,  come sempre,  la presenza del labaro del Gruppo 6° Reggimento Bersaglieri che ne custodisce e tramanda la memoria.

Molte le autorità presenti, tra cui, per citarne alcuni:  i Sindaci  di tanti Comuni con in testa Pozzuolo del Friuli e Udine, il Vice Prefetto di Udine, il Col. Pierini per il CMR di Trieste, il Col Bellanova per l’Ariete e l’11° Bersaglieri , il neo Pres. Regionale ANB dell’Emilia R. Strozzi ed altri  tanti amici ed Associazioni che hanno voluto condividere con noi questa giornata di memoria. 

Un segno di grande gratitudine lo rivolgo al personale di Onorcaduti e del Tempio di Cargnacco per la loro squisita disponibilità e collaborazione, a tutti  i bersaglieri  e dirigenti ANB intervenuti, testimoni di tradizione e memoria, ed a tutti  i miei collaboratori che si sono prodigati per la riuscita della manifestazione: Bidin con i bersaglieri della provincia di Udine, il cerimoniere Miele e tutto il Consiglio Regionale ANB del fvg, De Benedittis, Angelillo, Tomaselli, Mucchiut, Romanello, Cisint e l’inossidabile Borean.