Correva l’anno 1918 nelle terre bagnate dal fiume sacro alla Patria, nel sandonatese il 27 giugno nasceva Lino Nardini. A vent’anni si arruola nel 12° bersaglieri a Pola per l’addestramento. Nel 1941 viene trasferito all’ 8° reggimento bersaglieri . Partecipa prima nel fronte occidentale, poi partecipa alla campagna in Jugoslavia, Albania e Grecia. Fa ritorno in Italia per un breve periodo in Emilia, poi viene imbarcato a Napoli destinazione El Alamein. I ricordi di Lino sono la fame e le bombe. Fatto prigioniero dagli inglesi, viene trasferito a Djeffa, in Algeria, sotto il comando francese. A fine conflitto, ritorna a casa a San Donà di Piave congedandosi da sergente. Nel 1955, in compagnia di altri cinque bersaglieri, presso la locanda “AL PIAVE”, racconta le varie esperienze passate e, con un buon bicchiere di Raboso, da’ vita alla attuale sezione ricoprendone la presidenza. La sezione nasce nello spirito e nell’amicizia bersaglieresca: si potrebbe scrivere un libro per tutto quello che è stato fatto da questa sezione . Lino nel 1975 si allontana dalla vita associativa. Nel 2000 , l’allora consigliere e ora presidente provinciale Bers. Ottaviano Tonetto, cercò di riavvicinare questo grande bersagliere. Lino,però, con la sua franchezza, schiettezza e simpatia disse che aveva già dato alla Patria e alla nostra associazione, esclamando: ora fate voi amici miei!. Il presidente provinciale non ha mai dimenticato e, in occasione del raduno nazionale “PIAVE 2018,” fece richiesta alla presidenza nazionale di un riconoscimento ufficiale con un relativo Attestato e questo venne consegnato dal presidente nazionale Generale Ottavio Renzi. Lino vive in compagnia di una sua figlia e del genero e il 27 giugno hanno festeggiato in compagnia di altri figlie e parenti i suoi 102 anni. Caro Lino, noi tutti bersaglieri d’Italia ti siamo vicini e festeggiamo con te questo grande traguardo, ricordando a tutti che sei il più anziano bersagliere del Veneto.