I Bersaglieri italiani esibiscono oggi le insegne del lutto, il colore tetro della morte che li caratterizzรฒ, pur essendo loro, come disse qualcuno, la piรน fiera espressione della vita.Il migliore di noi รจ andato oltre. Alfredo Terrone, Colonnello dei Bersaglieri, cosรฌ si presentava orgogliosamente Alfredo quando prendeva la parola ad un convegno.Ha varcato di corsa anche lโultimo confine, come ha detto Fabio, annunciando lโaddio del Suo grande Papร .Un grande Uomo, un grande Soldato, un grande Bersagliere.Chi era Alfredo non puรฒ dirlo se non chi lo ha conosciuto da vicino, piรน che il Suo pur ricco curriculum di militare, di Comandante e poi di studioso, di storico e di poeta. Lui era soprattutto un uomo straordinario la cui cifra era la grandezza dโanimo, la gentilezza, lo stile e lโautentica passione cremisi.In Lui potevamo ammirare le qualitร e il privilegio dellโessere Bersagliere.Era lโinterprete piรน attento e appassionato della Storia dei Fanti piumati, il cantore dei valori e dellโepica bersaglieresca, lo studioso meticoloso ed inesauribile della vita, della energia e dei sentimenti che hanno trasformato sul campo tanti uomini dal cappello piumato in guasconi ed Eroi, da Goito al Piave, da Porta Pia ai ghiacciai della Russia e al deserto infuocato di El Alamein.Uomini che hanno consegnato a noi, irridendo alla morte, il concetto di Patria dapprima sconosciuto, per il quale vivere e morire. Concetti che Alfredo considerava sacri e ineludibili.Questo ci insegnava quando inseguiva, infaticabile e con certosina pazienza, i dettagli di vita, di imprese, di sofferenza delle tante Medaglie dโOro che arricchiscono il nostro Medagliere, nellโintento di dare o rinnovare testimonianza di tanti eroici e in gran parte sconosciuti combattenti, con il proprio nome e cognome, al cospetto della Storia.Grazie Alfredo. Lโuniverso bersaglieresco รจ oggi piรน povero e non si rassegna ad averti perduto.Sei caduto sulla breccia come un eroe. Solo pochi giorni fa, giร gravemente ammalato, lavoravi per completare la storia del Centenario dellโAssociazione. Respiravi con lโossigeno e quando Ti pregai di non affaticarti e di lasciar perdere, ridesti facendoti beffe della malattia e della morte, dicendo che il lasciar perdere e la stanchezza non trovano posto nel vocabolario Bersaglieresco.Uno come Te caro Alfredo non puรฒ morire. La Tua corsa continuerร nei viali del Paradiso Cremisi seguito dal suono di mille fanfare. La Tua corsa continuerร nel solco della Tua eterna e inarrestabile giovinezza lasciando in noi una traccia indelebile di luce e di affetto.
Ti ricorderemo sempre.