La Presidenza Nazionale ANB partecipa con forte convinzione e vivo entusiasmo alla celebrazione della Giornata Internazionale della Donna 2024.
Un caloroso saluto e un grande omaggio augurale a tutte le Bersagliere, a tutte le donne in armi e a tutte le Donne d’Italia e del mondo.
Un 8 marzo questo che vede ancora ombre non confortanti sul cammino intrapreso dalle Donne nel 1908 (con il Woman’s Day e la Conferenza di Copenhagen) contro lo sfruttamento del lavoro femminile e per la conquista dei diritti e dell’emancipazione nella società civile e nel mondo del lavoro.
Ciò nonostante non possiamo non rilevare, con grande soddisfazione, i successi conseguiti e i progressi nel colmare il gap culturale e sociale da parte dell’”altra metà del cielo” (che noi consideriamo la migliore).
Ci uniamo al Presidente Mattarella che ha rinnovato l’auspicio di ulteriori passi in avanti nel raggiungimento delle parità di genere ancora lontana ma con forti e incoraggianti segnali di avvicinamento.
In Italia abbiamo visto li recenti successi di Giorgia Meloni, prima donna a ricoprire l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri, Marta Cartabia e poi di Silvana Sciarra alla Presidenza della Corte Costituzionale e Margherita Cassano prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Corte di Cassazione ( dopo la legge 66/1963 che apriva alle donne l’accesso alla Magistratura).
Senza dimenticare le grandi affermazioni nel mondo della moda di Miuccia Prada, di Emma Marcegaglia nella grande industria e i successi nello sport delle nostre Sofia Goggia e Federica Brignone.
Un buon segno di cambiamento: le donne finalmente in concorso, per merito, nelle cariche istituzionali, vertici Ministeriali e Segreterie politiche.
La Festa dell’8 marzo è una grande festa di condivisione, di apprezzamento e di conquista culturale.
Una conquista che premia le Donne in Europa con nomi che ormai fanno la storia civile e politica del vecchio continente. E se un tempo ci fermavamo ai nomi della Iotti, della Thatcher e più recentemente della Merkel, ora possiamo citare nomi femminili ai vertici della Presidenza del Parlamento Europeo, della Commissione, come anche delle Cancellerie di Paesi come la Finlandia, l’Estonia, la Danimarca, la Norvegia e la Serbia. In Africa l’Etiopia, il Togo, il Gabon affidano le loro sorti a Donne emancipate e vincenti così come in oriente in Myanmar, Singapore Bangladesh e più in là, in Nuova Zelanda.
Negli USA, per la prima volta una donna, Kamala Harris, è tutt’ora in carica come Vice Presidente degli Stati Uniti.
Una travolgente rivoluzione femminile, che rende questo 8 marzo una vera Festa, non più una ricorrenza formale che viene presto dimenticata, ma una Giornata di viva consapevolezza di un mondo che cambia e deve cambiare. Un sogno analogo a quello di Martin Luther King che nell’estate del 1963 a Washington, lanciò uno dei messaggi più belli e incisivi per la difesa e la lotta per i diritti e la parità degli esseri umani.
Ci ancoriamo anche noi a questo sogno di tutte le Donne e le Mamme del mondo e in questi duri momenti di terribili tragiche evenienze belliche, di distruzione e di morte, dobbiamo sentirci tutti vicini con commossa partecipazione a tutte le donne che in Ucraina, in Israele e in Palestina stanno vivendo le atrocità di guerre sconvolgenti e ingiuste.
A tutte loro la nostra commossa e profonda solidarietà convinti che nessuna Donna al mondo abbia mai voluto e voglia la guerra e che nessuna madre non voglia fortemente e sempre la pace per i propri figli, per la propria famiglia e la propria Patria.
W le Donne W l’8 marzo