Si compone di un comando di reggimento, una compagnia di supporto logistico e un battaglione bersaglieri, pedina operativa dell’unità. Alimentato con personale volontario, il reggimento ha sede a Trapani – caserma “Luigi Giannettino”. La Bandiera di Guerra è decorata di un Ordine Militare d’Italia, due Medaglie d’Oro al V.M., una d’Argento al Valore dell’Esercito e quattro di bronzo al V.M.
Origini e vicende ordinative/organiche
Per effetto del decreto 24 gennaio 1861, il successivo 16 aprile viene formato il Comando dei Bersaglieri del 6° Corpo d’Armata, con sede in Capua, dal quale dipendono i battaglioni attivi XXVIII, XXIX, XXX, XXXI, XXXII e XXXIII (tutti di nuova costituzione) ed un battaglione deposito.
L’unità dal 31 dicembre 1861 prende il nome di 6° Reggimento Bersaglieri con un comando che assolve esclusivamente compiti amministrativi e disciplinari non avendo responsabilità operative; successivamente assume alle dipendenze anche i battaglioni XXVI (nel 1864, proveniente dal disciolto 4° reggimento) e XL (nel 1865, di nuova costituzione).
In attuazione del nuovo ordinamento del Corpo, fissato con decreto del 13 novembre 1870, il 6° Reggimento Bersaglieri al 1° gennaio 1871, con sede in Ancona, inquadra i battaglioni VI (1848), XIII (1859), XIX (1860) e XXI (1860) ceduti tutti dal 1° Reggimento; tali battaglioni nella circostanza prendono la numerazione, rispettivamente, di I, II, III e IV. Nel settembre 1883 cede il IV(XXI) battaglione al 12° Reggimento di nuova formazione e dal 18 giugno 1886 i rimanenti tre riprendono la numerazione di origine di VI, XIII e XIX. Il 1° ottobre 1910 forma il VI battaglione ciclisti che sarà poi sciolto il 24 giugno 1918. Nel corso della Grande Guerra è impiegato inizialmente nell’ambito delle divisioni di fanteria poi, dal 15 febbraio 1916, è inquadrato nella I Brigata Bersaglieri assieme al 12° Reggimento. Il VI Battaglione Ciclisti agisce invece come unità autonoma per tutta la durata della guerra. Nel 1920 sono ridotti a quadro il XIX (poi disciolto) ed il VI battaglione, quest’ultimo è ricostituito ancora il 7 marzo 1923, quindi nel luglio 1924 tutto il reggimento è trasformato in ciclisti e tale rimarrà sino al 1936. La legge sull’ordinamento 11 marzo 1926 ne conferma la composizione su comando, VI e XIII battaglione. Dal 1934 il 6° Bersaglieri è inserito nella Brigata Celere E.F.T.F e, nell’ambito dell’esigenza O.M.S. (Oltre Mare Spagna) comprende, dal gennaio 1937 la 1^ compagnia motomitraglieri con elementi dei Reggimenti 2°, 5°, 6° e 9° Bersaglieri e del 6° Centro automobilistico; il reparto, nello stesso mese, è inviato in Spagna. Dal 1° gennaio 1937 si riforma il XIX battaglione come unità quadro per divenire poi effettivo il 1° aprile 1939. All’inizio del secondo conflitto mondiale il 6° è inquadrato nella Divisione Celere Emanuele Filiberto Testa di Ferro unitamente ai Reggimenti Cavalleggeri di “Firenze” e di “Vittorio Emanuele”, 2° Artiglieria Celere. Il 20 gennaio 1942 è assegnato alla Divisione Celere Principe Amedeo Duca d’Aosta con la quale si trasferisce sul fronte russo. Rientrato nell’aprile 1943 dalla Russia, dove ha riportato gravi perdite meritando peraltro due Medaglie d’Oro alla Bandiera, dal successivo 1° luglio è trasformato in 6° Reggimento Bersaglieri Motorizzato comprendendo una compagnia motociclisti, una compagnia semoventi da 75, tre battaglioni autoportati (VI – XIII – XIX) ed un autoreparto; il personale per il completamento degli organici è tratto dal 30° Reggimento b. di marcia (soppresso il 30 giugno 1943). Viene quindi sciolto in Italia, ancora in fase di riordinamento, l’8 settembre 1943, a seguito agli eventi determinati dall’armistizio.
Il 1° ottobre 1969 viene costituito il VI Battaglione Bersaglieri inquadrato nel 22° Reggimento Fanteria Corazzato “Cremona” ove rimane sino al 20 ottobre 1975. In tale data, sciolto il 22° Fanteria, il VI battaglione, che ha sede in Torino, diviene autonomo, assume la denominazione di 6° Battaglione Bersaglieri “Palestro” ed è assegnato alla 3° Brigata Meccanizzata “Goito”. Nell’ambito del riordinamento dell’Esercito il 5 dicembre 1989 viene prima messo in posizione “quadro” (e la Bandiera versata al Sacrario del Vittoriano) e poi definitamente soppresso il 31 maggio 1991.
Il 16 settembre 1992 viene ricostituito in Bologna il 6° Reggimento Bersaglieri che inquadra il 6° battaglione b. “Palestro” anch’esso ricostituito per trasformazione del 10° battaglione b. “Bezzecca”. Nel corso del 1993 partecipa dapprima all’operazione “Vespri Siciliani” in concorso al mantenimento dell’ordine pubblico, dal 9 febbraio al 25 marzo, nel settore di Caltanissettta e successivamente è interessato alla missione umanitaria “IBIS 2”, in Somalia; per tale esigenza il 6° cede dal 26 agosto al 15 dicembre una compagnia fucilieri al 78° reggimento f. “Lupi di Toscana” quindi raggiunge al completo la Somalia il 27 novembre inserendosi nel contingente UNOSOM. Il reggimento rientra in Italia il 24 febbraio 1994 e per il comportamento tenuto merita una Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito. Dall’11 giugno al 25 luglio 1994 il 6° è nuovamente in Sicilia per l’esigenza “Vespri” nelle zone di Piazza Armerina, Enna, Nicosia.. Vi ritorna nel febbraio 1995 (a Palermo) e in ottobre(a Ragusa)e infine, a febbraio del 1996 (a Termini Imprese).Nell’ambito della riorganizzazione della Forza Armata, del 2002 è anemizzato in Nucleo Attivazione e la Bandiera è trasferita provvisoriamente presso il Comando della Brigata “Friuli”. Il nucleo non presenta una configurazione organica in quanto svolge unicamente attività logistico-amministrative, di sgombero ed eliminazione materiali al fine di annullare il carico contabile. Infine,con i provvedimenti ordinativi conseguenti al processo di professionalizzazione delle F.A., in data 1° gennaio 2005 il 12° rgt. b. già di stanza in Trapani assume la denominazione di 6° Reggimento Bersaglieri che, rivitalizzato, vi si trasferisce con la propria Bandiera. Nel 2005 partecipa all’Operazione “Domino” nel settore “Sicilia Occidentale” e nell’isola di Lampedusa.
Dal 26 dicembre 2005 al 23 gennaio 2006 partecipa all’Operazione “Joint Enterprise” in Kosovo.
In data 24 gennaio 2006 costituisce la Task Force “Aquila” in Kosovo e termina il proprio mandato il 26 luglio 2006. S’inserisce poi, nelle turnazioni delle Unità dell’EI in interventi “fuori area” in Libano e Afghanistan.
Campagne di guerra e fatti d’arme
Con l’Armata Sarda
Prima di Indipendenza (1848-49): VI battaglione
—1848: Val Sabbia
—1849: Roma
Seconda di Indipendenza (1859): VI battaglione: Passaggio Sesia – Palestro – Borgo Vercelli.
Con l’Esercito Italiano
Aspromonte (1860 – 62) VI battaglione
Roma (1870): – VI e XIX battaglione
Eritrea (1895-96): concorre alla formazione dei btg. I, III, e VI con 15 ufficiali e 37 soldati. I battaglione: Adua
Libia (1911-12): fornisce assistenza a corpi e servizi con 22 ufficiali e 1215 soldati
Prima Mondiale (1915-18):
— 1915: Conca di Plezzo
— 1916: Carso: Veliki Hriback (ott.), Pecinka, q. 308 (nov.)
— 1917: Medio Isonzo: M. Vodice (mag.) – Bainsizza, Sommer, Oscedril, q. 808 (ago.) – M. Globokak – Pradamano (ott.) – M. Tonderecar (dic.)
— 1918: M. Cornone: Sasso Rosso (giu.)
Albania (1939) : VI battaglione
Seconda Mondiale (1940-43):
— 1941: Jugoslavia: Bosnia, Croazia
-
1942-43: Russia: Orlowo, Iwanowka, Bolowo Antrazit, Bobrowskij, Jagodnij, Paviograd (4 – 22 febbraio 1943).
Medaglie d’ Oro al Valore Militare
Aspirante Ufficiale giacomo pallotti: M. Badenecche, 4 dicembre 1917.
Sergente francesco rossi: M. Tonderecar, 4 dicembre 1917.
Soldato guido cassanelli: Russia, 25 dicembre 1941.
Capitano vittorio trucchi: Russia, 27 giugno 1942.
Sottotenente bruno carloni: Russia, 3 agosto 1942
Soldato berardino leoni: Russia, 3 agosto 1942
Sottotenente enzo michelini: Russia, 7-8 agosto 1942
Sottotenente medico lino gucci: Russia, 23 agosto 1942
Caporal maggiore aldo chiarini: Russia, 24 agosto 1942
Sottotenente ferrucio petracchi: Russia, 26 agosto 1942
Soldato quinto ascione: Russia, 26 agosto 1942
Sede attuale del 6° Rgt. Bers. : Trapani – Caserma Luigi Giannettino