La testimonianza di Luigi Ficarola, ufficiale del Corpo militare della Croce Rossa, richiamato alle armi in tempo di pace per la lotta al Covid-19
Lo hanno richiamato alle armi in tempo di pace. E’ arrivato l’atto di precetto per l’emergenza del Coronavirus che era appena iniziata, la tentazione è stata forte. Ha parlato con la moglie, lo ha detto ai figli e ha lasciato giacca e cravatta per indossare la mimetica e mettersi gli anfibi.
«Mia moglie ha accettato perché sa come sono fatto». Luigi Ficarola, avvocato iscritto all’Ordine di Latina e che lavora liquidatore assicurativo, fa parte di quel silenzioso esercito di persone in prima linea per il Covid. E’ un drappello numeroso che cerca di dare un contributo importante. Luigi Ficarola da più di un mese ha cambiato vita. Adesso viaggia, parte quando è ancora notte e arriva all’aeroporto di Fiumicino, Terminal 3, arrivi internazionali. E’ impegnato a verificare la temperatura dei passeggeri. Il traffico aereo non si è azzerato, almeno settemila viaggiatori continuano a circolare nello scalo romano e ci sono voli che arrivano ancora dall’esterno, da Londra o da Parigi. Prende servizio alle 6 e finisce a mezzogiorno e poi torna a casa. Sono 75 minuti all’andata e altrettanti a ritorno. Luigi Ficarola è un capitano del corpo militare della Croce Rossa Italiana. E’ stato richiamato con atto di precetto ed è partito. Si alza alle quattro, prima dell’alba per prepararsi e poi parte.
«I miei figli sanno che la divisa per me ha un grande valore – spiega – anche mia moglie e hanno accettato questa scelta. Dal 13 marzo vado a Fiumicino tre volte alla settimana, poi lavoro da casa con lo smart working anche nella mia azienda hanno dato il consenso e sono stati contenti di questa mia scelta». Luigi Ficarola ha svolto il militare come ufficiale di artiglieria: «Mi stavo congedando e sono passato nel ruolo degli ufficiali del Corpo Militare della Croce Rossa, ho mantenuto lo stesso grado e nei vari anni, tramite dei corsi di aggiornamento, sono sempre stato presente nelle situazioni difficili. Dal 13 marzo, la mia vita è cambiata – ha detto – e questa scelta l’ho fatta per dare un aiuto e fornire il mio contributo, il mio lavoro non era questo ma ho sentito il bisogno di dare una mano, rimettere la divisa e rimboccarci le maniche. Sono intenzionato a portare il mio aiuto al Nord con l’apporto del corpo militare e in Lombardia».
Oltre che a Fiumicino il corpo militare della Croce Rossa è presente ad esempio a Fondi, al Mof, le persone in divisa che con il termoscanner controllano chi entra e chi esce, fanno anche loro parte del corpo militare. L’ispettorato del corpo militare della Croce Rossa è comandato dal generale Gabriele Lupini e il comandante del centro di Mobilitazione dell’ Italia Centrale e servizi Italia Capitale è il colonnello Roberto Spremberg, a Latina il responsabile è il tenente Remigio Russo. La passione per la divisa è forte. Ficarola suona il trombone a pistoni con la Fanfara dei Bersaglieri della Sezione dell’ANB di Aprilia Adelchi Cotterly e con la banda della gendarmeria militare della Città del Vaticano.