Abbiamo recentemente festeggiato il compleanno di due insigni Bersaglieri che hanno varcato a passo di corsa il traguardo dei 102 anni, l’uno siciliano Orazio D’Angelo, l’altro pugliese Marco Milo, due indomiti ” 5 volte ventenni” e oltre.
Pensavamo di essere sul limite di una frontiera difficilmente valicabile. Ci sbagliavamo. Un Bersagliere toscano, Tripolino Giannini, 108 anni, ci ha battuto una mano sulla spalla dicendo: “Ed io? Non conto nulla?”. Come Fausto Coppi, il Campionissimo, aveva allungato la Sua corsa, talmente avanti da staccare tutti, irraggiungibile. Tripolino: già il nome ci riporta alle imprese dell’Esercito italiano nella Guerra di Libia quando marinai e bersaglieri cantavano: “Tripoli bel suol d’amore”, e echeggiando la canzone che Gea Della Garisenda cantava in un teatro di Torino, coperta soltanto dal tricolore…
Epoche remote, pagine epiche e memorabili della nostra storia.
Tripolino ha vissuto tutto intero il secolo più intenso, più cruento, più frenetico e rivoluzionario della Storia umana.
L’ha percorso da Bersagliere, col suo cappello piumato portato con orgoglio e la passione propria dei Bersaglieri, la passione cremisi che esalta l’essere Bersagliere con i suoi grandi valori e gli ha consentito di attraversare indenne guerre, rivoluzioni e vicissitudini della vita.
Ha appena compiuto 108 anni festeggiato dalla “Sua” Sezione di Cecina da Lui fondata, presente con grinta e lucidità straordinaria: un miracolo che auspichiamo possa contagiare, tutti i Bersaglieri italiani, ai quali Tripolino, spegnendo, senza apparente fatica, le 108 candeline, ha inviato, tramite il Presidente Nazionale Ottavio Renzi, collegato da Roma, i suoi calorosi saluti, ringraziando commosso, sulle note di una fanfara che intonava la “Corsa”, uno dei motivi simbolo delle musiche bersaglieresche.
A Tripolino con gli auguri di tutti noi un caloroso forte triplice HURRA’
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